lunedì 24 ottobre 2016

Step 04: il colore nell' antichità



E fue necessaria cosa che l'uomo

soprastesse al coltivamento della terra,
imperò che la terra è madre di tutte le cose "

( Jacopo da Cessole, Libro de' costumi, XIV sec )

(Templo de la Luna o Mamaconas)



il colore della terra ,intesa come MADRE TERRA, è comunemente associato al marrone.
Per approfondire il concetto di terra è utile studiare alcune mitologie che ponevano essa stessa al centro di tutto. Generalmente la terra è stata intesa come sposa del cielo, dalle cui nozze aveva origine il creato. La MADRE TERRA era intesa come soggetto femminile che riceve la vita dal cielo: 
(immagine dello YI CHING)

Il popolo INCA (civiltà precolombiana) credeva nel Pachamama (MADRE TERRA) e Pachacamac (Dio del cielo) identificando l'inizio del mondo nella loro unione;


Nello YI CHING, ritenuto primo libro dei testi classici cinesi, identificava la terra con l'esagramma k'un, la quale passivamente riceveva l'azione del principio attivo ch'ien;


Successivamente solo dopo l'avvento dell'agricoltura la Madre Terra diventa essa stessa elemento che produce e fa crescere esistenze dentro di se.

Alcuni versi di Mircea Eliade, uomo di grande cultura nato a Bucarest nel 13 marzo 1907, spiegano perfettamente  il ruolo della "Grande Madre"

L'esperienza fondamentale che riconosce nella madre la semplice rappresentante della Grande Madre tellurica ha dato origine a usanze innumerevoli. Ricordiamo, per esempio, il parto per terra (la "humi positio"), un rituale che si incontra spesso, dall'Australia alla Cina, dall'Africa all'America del Sud. Presso i Greci e i Romani l'usanza era scomparsa in età storica, ma non vi è dubbio che fosse esistita in un passato più lontano: certe statue di dee della nascita (Eileithyia, Damia, Auxeia) vengono rappresentate in ginocchio, nella posizione esatta della donna che partorisce direttamente sulla terra [..] Il senso religioso di questa usanza è intuitivo: il parto è la versione microcosmica di un atto esemplare compiuto dalla terra, e ogni madre umana non fa che imitare e ripetere l'atto primordiale della comparsa della vita nel grembo della terra: di conseguenza, ogni madre deve trovarsi in contatto diretto con la Grande Genitrice, per lasciarsi guidare da lei nel compimento di quel mistero che è la nascita di una vita, per riceverne le energie benefiche e trovarvi la protezione materna. Ancor più diffusa è l'usanza di deporre il neonato per terra. In Abruzzo è ancora praticata l'usanza di posare per terra il neonato appena lavato e fasciato. " (M. Eliade, 1977)

I significati positivi che oggi vengono associati al colore derivano dalla teoria della Madre Terra accogliente, feconda e ricettiva.  

Inoltre , come evidenzia il seguente rituale funerario induista, al colore della terra viene attribuito un senso di consolazione per la fine della vita che avviene nello stesso luogo in cui inizia.

“ Ricevilo, Terra, accoglilo.
Coprilo con un lembo della tua veste

come una madre che protegge il figlio 

(Rig veda, Grhyasutra, 4, 1)



oppure in culture più vicine alla nostra:

“ Prostrandosi al suolo, Giobbe esclama:

Nudo uscii dal ventre di mia madre e nudo là tornerò
(Giobbe, 1:1-22)

Questo rapporto con la madre buona , nutrice e riscaldante è sempre ricco di eros, infatti nella cultura giapponese il marrone è anche il colore della seduzione poiché è il principale colore dell'ideale estetico: Iki


 Per gli Aztechi il marrone aveva una notazione negativa ,perchè associavano il peccato agli escrementi, e la dea Tlazolteotl (la dea della terra) veniva definita "divoratrice di lordure" poiché faceva visita alle persone che in punto di morte le confessavano i propri peccati. 


Nell'antica Roma il marrone era il colore della toga sordida( dal latino sordidus, sudiciume) delle classi più povere, dalle persone accusate in tribunale e dello stesso colore appariva l'abito di quelli che si umiliavano nella sofferenza e nella povertà.

(Toga Romana)

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